osservazione. longchamp Pliage
Sembra insomma che l ala conservatrice della giunta sia riuscita a mantenere, anche in tempi di auspicata democrazia, quello scontro tra genti che ha permesso loro di agire indisturbatamente e avidamente con le vite e risorse di queste terre.Dal punto di vista di Patrick, Kachin, attivista per i diritti umani, la questione religiosa non è rilevante in Myanmar e se la situazione è più volte degenerata è a causa del mancato intervento delle forze dell ordine. La ragione per cui la polizia è rimasta a guardare è che in questo paese non si rispettano le leggi che dovrebbero regolamentare la vita pubblica. L attenzione internazionale sollevata dai fatti di violenza rischia di esasperare il conflitto, altrimenti non ritenuto cruciale. Ciò che deve essere affrontato e risolto è il nodo delle etnie: l unica soluzione perché il Myanmar si trasformi gradualmente e pacificamente in un paese democratico è che venga organizzato come uno stato federale (previsto dal Panglong Agreement voluto da Aung San).Dal punto di vista di Maung Zarni, illustre esule, attivista ed esperto birmano (attualmente insegna alla London School of Economics), in Myanmar stiamo assistendo all azione congiunta di un movimento neo-nazista buddhista e dei militari birmani, un istituzione neo-fascista quando si tratta di questioni di razza e religione .In effetti, a partire dagli scontri nel Rakhine State, l odio e la frustrazione di molti birmani buddhisti si sono raccolti sempre più intorno al movimento 969 (fondato nel 2001). sac longchamp Pliage soldes
Questi tre numeri sono ricavati da alcuni fondamentali precetti buddhisti e, utilizzati per spargere propaganda anti-islam, costituiscono una pesantissima macchia nell immagine pacifica e pacifista della religione buddhista.Il leader di questo movimento è U Wira Thu, un monaco che viene chiamato il monaco combattente o il Bin Laden buddhista (sembra essere stato lui il primo ad assegnarsi questo nome).Nel 2003 U Wira Thu è stato condannato a venticinque anni di prigione per aver istigato, nella sua città natale, le violenze in cui hanno perso la vita dieci musulmani. Nel 2009, grazie ad un amnistia è tornato libero e ha iniziato a produrre e distribuire video in DVD e utilizzare i social media per diffondere le sue idee razziste.Maung Zarni paragona la propaganda 969 a quella della Germania nazista perché diffonde la falsa suggestione che il buddhismo sia vittima di una congiura e contribuisce a diffondere un nazionalismo culturale ed economico esclusivamente buddhista e bamar.Dal punto di vista di Soe Myint, capo redattore di Mizzima (testata fondata a New Delhi da tre esuli attivisti nel movimento pro-democrazia del 1988), condannare una fazione o un altra non è la soluzione al problema e bisogna rimanere solidi nel puntare al vero obiettivo di questa fase di transizione, ovvero la riconciliazione nazionale (ovvero l accordo tra le etnie). Non si devono accusare gli integralisti religiosi, né la polizia per non essere intervenuta a difendere i propri cittadini attaccati da altri cittadini, né Aung San Suu Kyi per essere rimasta in silenzio per settimane dopo i fatti di Meiktila. sac longchamp soldes Soe Myint aggiunge anche che la comunità internazionale dovrebbe intervenire per aiutare ad affrontare queste sfide (da sempre presenti in Myanmar), ma non dovrebbe invece chiedere alla gente del Myanmar di seguire quelli che vengono chiamati standard universali (sottintendendo, da un punto di vista occidentale).Dal mio punto di vista, credo che l unico sforzo utile da parte mia sia quello di provare a individuare le diverse facce che compongono il prisma del conflitto birmano (e mi concedo l utilizzo dell aggettivo birmano, dato che i Bamar sono coinvolti -a mia conoscenza- in ogni conflitto).Nel tentativo di penetrare una cultura estranea, come una di quelle presenti nel sud-est asiatico, mi trovo spesso sbalordita in una contraddizione: nei primi tempi sento la matrice comune umana come il legame più inequivocabile e forte, tra me e gli altri, ma più passa il tempo e più mi ambiento, più sono esterrefatta e scopro di essere culturalmente distante nelle pulsioni, nelle prospettive, nei desideri, nelle elaborazioni, nelle prospettive, nel quotidiano, nelle priorità.Questo mio costante ondeggiare tra familiarità e assurdità mi porta alla mente uno scambio di commenti bruciante tra alcuni viaggiatori a Bangkok. Da una parte una coppia di cinquantenni, per la prima volta in Asia, raccontava al gruppo (che si era riunito nell attesa di un autobus) di vedere davanti ai propri occhi un altro mondo, dove tutto girava in maniera diversa e aliena. Difficilissimo orientarsi. Dall altra, una ventenne descriveva invece un mondo, almeno apparentemente, molto simile al nostro occidentale, con differenze nei dettagli, non nella struttura, da cogliere nel tempo e grazie all osservazione. longchamp Pliage
Quello che talvolta travolge gli occidentali di passaggio, qua nel sud-est asiatico, è la scoperta che le persone che vivono qui vivono veramente la loro vita. Hanno vite umane, vite spese, vite che si dispiegano dalla mattina alla sera e oltre, nonostante la passata dittatura, la povertà, l assenza di cultura. Vivo a Yangon da ormai diversi anni e nonostante consideri questa la mia casa, mi ritrovo a confrontarmi continuamente con ragionamenti e comportamenti che non riesco tuttora ad accettare, perché espressione di una realtà impregnata di contraddizioni e apparentemente priva di logica .Anche questa testimonianza (ulteriore faccia del prisma) di una persona sinceramente attenta e dedita all esplorazione e al confronto, mi pare aiuti a definire l incontro vitale che scaturisce tra luoghi, storie e culture del mondo distanti. Ciò che sconvolge è scoprire che nonostante la passata dittatura, la povertà, l assenza di cultura, gli orari di lavoro massacranti e i problemi di vita quotidiani condivisi, le persone conducano la propria vita come se niente fosse e, piuttosto che porsi domande sulla propria esistenza, trovano il tempo e la forza per alimentare e dare seguito a pregiudizi e rivendicazioni contro chi vive esattamente la stessa misera e precaria realtà .* Mi riferisco alle opinioni che ho raccolto personalmente da persone birmane a Yangon e da blog e giornali in inglese di autori birmani.